Piemonte, dopo la Vuelta 2025 il presidente Cirio rilancia: “Completato il ‘triplete’, ora siamo pronti a candidarci per i Mondiali”

La Vuelta a España 2025 prenderà il via dal Piemonte. Come annunciato pochi giorni fa da ASO la regione del Nord Italia ospiterà tre frazioni (più la partenza della quarta) del Grande Giro spagnolo, andando così a completare la tripletta di passaggi delle corse di tre settimane iniziata con il Giro d’Italia 2024, partito proprio da Torino, proseguita con il passaggio del Tour de France 2024 (che nel capoluogo piemontese ha concluso la sua terza frazione con la vittoria di Biniam Girmay) e che ora culminerà con un altro grande evento ciclistico, di caratura internazionale.

Estremamente orgoglioso di questo nuovo evento è il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, intervenuto a RadioCorsa, ha raccontato qualche dettaglio sull’importanza che un appuntamento di questo genere abbia sia a livello economico che a livello promozionale e turistico: “Devo dire che abbiamo fatto il nostro ‘triplete’. Abbiamo avuto la partenza del Giro d’Italia, la Grand Départ del Tour de France e quest’anno completiamo con la Salida Oficial della Vuelta. Questo ci permette di massimizzare i nostri investimenti dato che questi eventi ci forniscono un ritorno pari a circa otto volte la spesa iniziale. Organizzando le ATP Finals abbiamo anche capito che gli eventi pluriennali hanno maggiore efficacia. L’evento sportivo può avere un senso, ma se si vuole che ritornino sul territorio gli effetti positivi in termine di promozione turistica e territoriale bisogna avere una pluriennalità che abbiamo costruito con questa tripletta”.

Alla domanda su come sia nata l’idea di portare la corsa spagnola sul territorio italiano, Cirio ha risposto che tutto è nato in concomitanza con gli accordi legati al Tour de France dello scorso anno, proprio nell’ottica della creazione di quell’appuntamento pluriennale come sono state le ATP Finals: “L’idea di portare qui la Vuelta è nata a Parigi – prosegue Cirio – Ci trovavamo in uno dei vari incontri che ci hanno permesso di portare il Tour in Piemonte. La prima bozza di accordo l’ho sottoscritta con Prudhomme su un tovagliolo di carta di un ristorante perché non mi sembrava vero che ci fosse un “sì” e quindi volevo che venisse immediatamente immortalato dato che per noi era fondamentale ed importantissimo. Da lì è poi nata la possibilità di pensare anche alla Vuelta proprio perché l’idea nasce dal creare ogni anno eventi che richiamino il precedente e che permettano anche di costruire una proposta turistica per chiunque voglia venire in Piemonte. La Vuelta inoltre ci porterà sulle televisioni di tutto il mondo, e il ciclismo è lo sport migliore per la promozione del territorio”.

La grande attenzione data al ciclismo, si augura il governatore, potrà avere anche esiti positivi per la promozione delle due ruote come sport: “Con questi eventi vogliamo anche promuovere il ciclismo come sport. C’è un dato interessante che riguarda il tennis: fino a cinque anni fa il Piemonte rappresentava l’8% dei tesserati italiani complessivi alla Federazione, oggi siamo al 12%. Questo è dovuto al fatto che abbiamo le ATP Finals in casa, a dimostrazione che c’è anche un grande ritorno a livello di promozione sportiva e sono tutti soldi che risparmieremo in futuro anche sulla spesa sanitaria“.

Dopo aver completato la tripletta dei Grandi Giri per il Piemonte manca solo l’organizzazione di un Campionato del Mondo, ipotesi che, stando alle parole di Cirio, è già stata presa in serissima considerazione, anche se si tratta di un processo che richiede parecchio tempo: “Ci manca solo il Campionato del Mondo ma siamo pronti a candidarci. Faremo i passaggi necessari con serietà e con impegno”.

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